Ofri Cnaani (Israele, 1975) è un’artista e educatrice israeliana che lavora con i media basati sul tempo e installazioni su larga scala. Oggi vive a New York, dove detiene una cattedra presso la SVA School of Visual Arts. Il lavoro dell’artista è segnato da una costante indagine sul rapporto tra spazio e fisicità, tra presenze dominanti e dominate. Le dinamiche del potere tendono a comparire all’interno delle più disparate situazioni sociali nonché negli elementi architettonici, costringendo gli individui a reazioni innaturali che nascono da uno stato di tensione psicologica. Questa situazione ambigua è percettibile in alcune sue opere video, come per esempio in Both members of this club (2002) o Quartet (2005).
Entrambe rendono visibili la complessità delle costruzioni sociali e psicologiche attraverso movimenti individuali e collettivi nello spazio che danno vita a situazioni ludiche ma allo stesso tempo cariche di una violenza diffusa o contenuta. I disegni all’inchiostro nero dell’artista sono anch’essi veicoli di sentimenti ambigui: tratti da sogni, immagini mentali e libere associazioni visuali, offrono rappresentazioni un po’ naif, di un grottesco oscuro. Collocati al confine tra humour nero e disperazione, sono opere fragili e agro-dolci, la cui grafica essenziale fa da scrigno a pensieri strani e bui, spesso impertinenti. Nelle sue più recenti video-installazioni, l’artista ha iniziato ad indagare il potenziale performativo delle città, concentrandosi sull’idea di esperienza fisica e visiva dello spazio. Le installazioni utilizzano elementi dell’architettura e proiezioni video per creare un’esperienza di estraneità all’interno di spazi fisici familiari, sfidando le convenzioni della coscienza dello spazio.
Ofri Cnaani (Israel, 1975) is an artist and educator working in time-based media, and large-scale installations. Today she lives in New York, where she teaches at the SVA School of Visual Arts. The artist's works are characterized by a constant investigation into the relationship between space and the body, the dominant and the dominated. Power dynamics are explored through in a range of social situations and architectural elements, compelling people towards a state of psychological tension. Such an ambiguous condition is perceptible through the video-works Both members of this club (2002) and Quartet (2005).
Both show social and psychological constructions through the use of individual and group movement in space, presenting situations that are at once playful and expressive of diffused or contained violence. Influenced by dreams, mental images and free visual associations, Cnaani‘s black ink drawings offer raw representations of the obscure and grotesque. Caught in the space between dark humor and desperation, the works are fragile and bittersweet, stripped to the bare minimum graphically, and dominated by strange, dark and somehow impertinent thoughts. Most recently, the artist’s large scale architectural video installations expose the performative potential of cities and focus on the idea of 'knowing' space physically and visually. The installations use architectural elements and video projections to create unfamiliar experiences within familiar physical spaces and challenge the conventions of spatial consciousness.