M.M. Campos-Pons

A REASON WHY JANET JACKSON SHOULD MOVE TO THE VENETO REGION: A WARDROBE MALFUNCTION EARLY ON GO UNNOTICED
2006

gouache, matita, acquarello e tessuto su carta
211 x 153 cm

gouache, pencil, watercolor and textile on paper
211 x 153 cm
IL PANE È VITA. ZUCCHERO AND COMPANY ARE GOOD
2006

tecnica mista su carta
113 x 152 cm

mixed medium on paper
113 x 152 cm
INVOCAZIONE ALLA QUESTURA - RITA OF NIGERIA
2006

materiali misti su carta
111 x 181 cm

mixed medium on paper
111 x 181 cm
EL NASCIMIENTO DEL FLOR DE CARDI
2006

gouache, matita e acquarello su carta
251,5 x 144 cm

gouache, pencil and watercolor on paper
251,5 x 144 cm
DECONSTRUCTING LOUIS VUITTON - EL CHINO
2006

gouache, inchiostro e marchi di borse Vuitton ritagliati su carta
85 x 64,5 cm

gouache, ink and Vuitton’s mark on paper
85 x 64,5 cm
BACKYARD DREAMS #8
2005

fotografia su alluminio incorniciata
90 x 110 cm
ed. 5 (4/5)

print mounted on aluminium and framed
90 x 110 cm
ed. 5 (4/5)
NESTING #2
2000

Polaroid

Triptych

82 x 56 cm each
RED COMPOSITION
1997

polaroid

Triptych

82 x 56 cm each
WHEN I AM NOT HERE, ESTOY ALLA
1997

Polaroid
76 x 56 cm

Polaroid
76 x 56 cm
UNTITLED
1995

Polaroid

Triptych

82 x 56 cm each

M.M. Campos-Pons

Il lavoro di Maria Magdalena Campos-Pons è definito principalmente dall’indagine sulla sua identità e, in modo particolare, sulla sua eredità africo-cubana. Il tema della memoria gioca un ruolo vitale nelle sue istallazioni, fotografie o disegni, riflettendo il sentimento di spaesamento che l’artista esperisce come espatriata cubana.

 

Campos-Pons mette costantemente alla prova i confini della pratica artistica, non permettendo mai a se stessa di essere definita da alcun medium particolare. L’esperienza dell’esilio motiva la produzione dell’artista attraverso le tematiche dell’appartenenza, dell’assimilazione e della trans-culturazione.

 

Un altro tema ricorrente all’interno della ricerca dell’artista è quello femminista, in particolar modo per quanto riguarda il concetto dei ruoli di genere. Campos-Pons nel processo di definizione della propria identità si allontana culturalmente da tutte quelle dinamiche fondate su separazione e divisione che comportino un’idea di identità basata sulla limitazione. L’artista cerca piuttosto di scoprirne i vari aspetti, dipanando così attraverso la sua opera le domande sulla sua stessa esistenza e lasciando sempre aperta una finestra sull’imponderabilità del possibile.

 

Maria Magdalena Campos-Pons’ work is largely defined by an investigation of her identity, particularly her Cuban and African heritage. The issue of memory plays a vital role throughout the artist’s installations, photographs and drawings, and reflects the feeling of displacement that Campos-Pons experiences as a Cuban expatriate. She constantly tests the boundaries of artistic practice, never allowing herself to be defined by any single medium. Exile motivates her examination of the problematic of belonging, assimilation, and transculturation between diverse cultures.

 

Feminist issues and especially the concept of gender specific roles are present in her works. Campos-Pons generally seeks not to define identity and thereby limit it. She wants to discover aspects of it, thereby unraveling questions about her own existence, always leaving her own windows of opportunity open.